Il turismo è diventato, nell’arco dell’ultimo secolo, un bisogno sociale primario. Rappresenta non solo un fattore economico di straordinaria importanza ma anche uno strumento di conoscenza ed emancipazione personale. Per tutti questi motivi è oggi indispensabile garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutti i cittadini, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali, economiche e di qualsiasi altra natura che possano limitare la fruizione di questo bene.
In Italia è stata istituita la Commissione
“per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile”, nata dall’esigenza di mettere ogni persona con i suoi bisogni al centro del sistema turistico. Il turismo accessibile è la massima espressione di questo obiettivo di civiltà e rappresenta anche una indubbia attrattiva – moderna e attuale – per riportare in alto l’immagine del turismo italiano nel mondo.
Per questo motivo l’Italia ha sviluppato la Carta dei diritti del turista.
L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano. Il principio che l’azione della Commissione promuove è semplice e chiarissimo: l’individuo nella sua totalità, con i suoi bisogni, è un cittadino ed un cliente che ha diritto a fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, ricevendo servizi adeguati a commisurati a ciò che paga.
Questo principio ispiratore deve coinvolgere tutta la filiera turistica a livello nazionale e locale, dal sistema dei trasporti alla ricettività, dalla ristorazione alla cultura, lo sport, il tempo libero, ecc. La Commissione è composta da rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni di tutela delle persone con disabilità ed esigenze particolari e da rappresentanti del mondo dell’imprenditoria turistica: la miscela ideale per riuscire, con il dialogo e la concertazione, a intraprendere un cammino comune che apra finalmente le porte a questi clienti.